75 anni fa veniva ucciso in azione Floyd K. Lindstrom.
Dopo lo sbarco di Anzio gli venne comunicato di non poter andare in prima linea durante l'avanzata programmata per i giorni successivi e di rimanere a disposizione nelle retrovie, in attesa della cerimonia di consegna della Medal Of Honor.
Lindstrom rifiutò, non voleva favoritismi e voleva stare con i suoi compagni, quei pochi che restavano dalla battaglia per la conquista di Monte la Defenza a sud di Cassino, dove per il suo coraggio gli venne conferita la Medal Of Honor.
Andò quindi in azione con loro e venne ucciso, la mattina del 3 febbraio del 1944.
Il suo corpo non fu ritrovato dai compagni che si disperarono e fu dato per disperso in azione.
Solo il 6 giugno del 1944 a seguito del ritrovamento di un corpo nella zona dei combattimenti di quattro mesi prima e dalla lettura della piastrina si seppe che era Lindstrom.
Questo cambiò il suo stato da disperso in azione a ucciso in azione, era il giorno del D-Day.
Floyd Lindstrom non vide mai la sua Medal Of Honor, che fu consegnata a sua madre il 25 Aprile del 1944.
Fu inizialmente sepolto al
cimitero Americano di Nettuno, poi nel Luglio del 1948 fu restituito alla
famiglia a Colorado Springs.
Riposa accanto a sua madre, Ana, presso l’
Evergreen Cemetery di Colorado Springs.
La sorella di Floyd ha donato le sue
medaglie ed i documenti della sua vita militare al museo Pioneer nel centro di
Colorado Springs.
A Lindstrom è stata dedicata una clinica all’avanguardia nei
servizi di assistenza primaria per i veterani.
Ieri, 3 febbraio 2019, la medal of honor di Floyd Lindstrom, in occasione del 75° anniversario della sua morte, è stata donata alla clinica che porta il suo nome, dove è presente la sua divisa. La medaglia si è di nuovo unita alla sua divisa.
La sezione Italiana dell'Associazione della Terza Divisione di Fanteria US Army ringrazia tutti gli amici di Colorado Springs per la bellissima cerimonia di ieri.
A Floyd Lindstrom è dedicata la nostra rappresentanza Italiana; una storia la sua che ci emoziona ogni volta.
Un ringraziamento particolare a Keith LaMee, dell'American Legion di Colorado Springs, tutto questo non sarebbe accaduto se non avesse avuto la tenacia di onorare e ricordare questo ragazzo americano.
Come sezione Italiana stiamo ultimando la storia di Floyd Lindstrom, a seguito delle ultime ricerche e dei documenti che di sono pervenuti dagli archivi militari americani, a breve verrà pubblicata.
Nel giorno del suo sacrificio, noi non ti dimentichiamo.