venerdì 1 dicembre 2023

In memory of Floyd Lindstrom - In memoria di Floyd Lindstrom

Con la fine di Novembre inizierà una delle fasi più importanti del nostro Avamposto dalla sua data di fondazione. Grandi eventi ci attendono, i Dogface Soldiers della Terza Divisione di Fanteria torneranno in Italia da Fort Stewart negli Stati Uniti per celebrare con noi queste inaugurazioni.

Primo appuntamento di questo periodo è la targa dedicata alla Medal Of Honor Floyd Lindstrom; posta sulla parete esterna della chiesa di Monte Camino, la montagna che la Terza Divisione di Fanteria insieme alle truppe Inglesi cerò di conquistare ai primi di novembre del 1943. 

Ringraziamo la Curia Vescovile di Sora che ha concesso l'autorizzazione.
Insieme a loro, prossimamente organizzeremo l'inaugurazione e la benedizione di questa targa.

Una luce bianca ogni notte illumina l'area dove Floyd, per il suo coraggio, ottenne la Medal Of Honor. Da oggi anche una targa ne ricorderà le gesta.


Il giorno di Lindstrom, 11 novembre 1943

Sull’altro versante del Mignano Gap, il 7° reggimento della Terza Divisione di fanteria aveva iniziato la lunga risalita di Monte La Defenza. La montagna, ripida e rocciosa offriva un grande vantaggio ai difensori e lasciava completamente scoperti i soldati in attacco. Le compagnie del terzo battaglione a costo di gravi perdite riuscirono ad avvicinarsi a poche decine di metri vetta di Monte la Defenza, ma si trovarono sulla sommità una serie di piccole colline in profondità, in un terreno carsico, senza nessuna copertura da parte della vegetazione e dove i tedeschi si erano trincerati pronti al contrattacco con mortai e Nebelwerfer. Proprio in uno di questi contrattacchi concentrati solo in un punto, controllato dalla compagnia E, con l’intento la produrre la massima pressione contro le minute difese americane, spossate per la fatica e ridotte a pochi uomini, fu dato il supporto del secondo plotone della compagnia H, ormai ridotto a 14 uomini e due mitragliatrici, tra cui la Browning del peso di oltre 30 kg di Lindstrom, per dare modo alla compagnia E di ritirarsi in posizione migliore. Lindstrom, accortosi che erano rimasti in inferiorità numerica rispetto al nemico; (alcune note raccontano che fosse di cinque a uno), distribuì i pochi uomini sulle postazioni ed attirò il fuoco su di se, iniziando a colpire le posizioni tedesche con la sua mitragliatrice. Costatando che la posizione scelta non riusciva a dare il massimo della protezione alla compagnia decise di spostarsi in posizione più avanzata a ridosso delle linee tedesche, ed uscì avanzando sul terreno scoperto; i diari della divisione raccontano che durate la sua azione gli vennero lanciate non meno di 35 bombe a mano, tiro di mitragliatrice e fucile. Raggiunta una posizione migliore riprese il tiro, ma la posizione di una delle due mitragliatrici tedesche era praticamente impossibile da colpire. Nelle brevi pause i Tedeschi, tanto erano vicini, urlavano a Lindstrom in inglese di arrendersi, perché presto sarebbe stato catturato. Ad ogni grido dei “crucchi” Floyd rispondeva con “vai all’inferno!” riprendendo a sparare con la mitragliatrice. Quando la cassetta delle munizioni fu terminata, decise di attaccare da solo quella postazione di mitragliatrice per prendere quell’arma al nemico e attaccò da solo proprio quella mitragliatrice nemica. Avvicinandosi, strisciando e saltando di roccia in roccia fino ad una posizione favorevole da cui attaccò  uccidendo tutti i mitraglieri con la sua sola Colt 45. Conquistata la mitragliatrice, la caricò sulle spalle e sempre sotto il fuoco nemico indirizzato verso di lui, tornò verso le postazioni della compagnia E, lasciandola in custodia ai pochi uomini rimasti per poi ritornare di nuovo in vetta a prendere le due cassette di munizioni rimaste nella postazione nemica e riportandole di nuovo verso la postazione americana. Nel percorso di andata e ritorno Lindstrom fu sempre sotto il costante fuoco nemico che utilizzò anche mortai. Un sergente, uno dei pochi superstiti della compagnia E, visto che l’azione di Lindstrom aveva avuto successo, usci dalla sua buca e raggiunse la mitragliatrice tedesca catturata da Lindstrom per iniziare a fare fuoco. Gli altri soldati rimasti della compagnia E, rinfrancati dal successo e dalla vista del sergente, iniziarono a trasportare munizioni per la Browning e consegnarle a Lindstrom che riprese a fare fuoco, questa volta insieme al sergente posto sulla mitragliatrice tedesca. Il tiro incrociato delle due mitragliatrici, verso la sommità della collina, distrusse il nuovo attacco nemico facendolo ritirare di nuovo verso la vetta. Gli americani avevano mantenuto il controllo dell’ultimo tratto fino alla vetta di Monte la Defenza e potevano riposizionarsi in ordine. Il soldato Lindstrom alla fine dei combattimenti, ricevette la nomina alla Medal of Honor, la più alta decorazione militare assegnata dal Governo degli Stati Uniti.


Su quella montagna oggi c'è il ricordo delle sue gesta eroiche.

Avamposto 16

Terza Divisione di Fanteria US Army


With the end of November will begin one of the most important phases of our Outpost since its founding date. Great events await us; the Dogface Soldiers of the Third Infantry Division will return to Italy from Fort Stewart in the United States to celebrate these inaugurations with us.

First up this term is the plaque dedicated to Medal Of Honor Floyd Lindstrom; placed on the outside wall of the church at Monte Camino, the mountain that the Third Infantry Division along with British troops tried to conquer in early November 1943. 

We thank the Bishop's Curia of Sora, which granted permission.

Together with them, we will soon organize the unveiling and blessing of this plaque.

A white light every night illuminates the area where Floyd, for his bravery, was awarded the Medal Of Honor. From today a plaque will also commemorate his deeds.

Lindstrom's day, November 11, 1943.


On the other side of Mignano Gap, the 7th Regiment of the Third Infantry Division had begun the long ascent of Mount La Defenza.The steep and rocky mountain offered a great advantage to the defenders and left the attacking soldiers completely uncovered. The companies of the Third Battalion at the cost of heavy losses managed to approach within a few dozen meters summit of Monte la Defenza, but found themselves on the summit a series of small hills deep in karst terrain with no cover from vegetation and where the Germans had entrenched themselves ready to counterattack with mortars and Nebelwerfer. Precisely in one of these counterattacks concentrated only in one point, controlled by E Company, with the intent the produce maximum pressure against the minute American defenses, exhausted by fatigue and reduced to a few men, support was given to the second platoon of H Company, by then reduced to 14 men and two machine guns, including Lindstrom's Browning weighing more than 30 kg, to give E Company a way to retreat to a better position Lindstrom, realizing that they were outnumbered by the enemy; (some notes tell that it was five to one), distributed the few men on the positions and drew fire on himself, beginning to hit the German positions with his machine gun.Noting that his chosen position failed to give the company maximum protection, he decided to move to a more advanced position behind the German lines, and went out advancing over open ground; the division diaries tell that during his action no less than 35 hand grenades, machine gun fire and rifle fire were thrown at him.Upon reaching a better position he resumed firing, but the position of one of the two German machine guns was virtually impossible to hit.In the brief pauses the Germans, so close were they, shouted to Lindstrom in English to surrender, for he would soon be captured.To each cry from the "Krauts" Floyd responded with "go to hell!" resuming machine gun fire. When the ammunition box was finished, he decided to attack that machine gun emplacement by himself to take that weapon from the enemy and attacked that very enemy machine gun by himself. Approaching, he crawled and jumped from rock to rock to a favorable position from which he attacked killing all the machine gunners with his Colt 45 alone. Conquering the machine gun, he loaded it on his shoulders and always under enemy fire directed toward him, he returned toward the E Company positions, leaving it in the custody of the few remaining men and then returned again to the summit to pick up the two ammunition boxes left in the enemy position and bring them back again toward the American position. On the way there and back Lindstrom was always under constant enemy fire, which also used mortars.A sergeant, one of the few survivors of E Company, seeing that Lindstrom's action had been successful, came out of his hole and reached for the German machine gun captured by Lindstrom to start firing.The remaining soldiers of E Company, refreshed by the success and the sight of the sergeant, began to carry ammunition for the Browning and deliver it to Lindstrom, who resumed firing, this time together with the sergeant placed on the German machine gun.The crossfire of the two machine guns, toward the top of the hill, destroyed the new enemy attack causing them to retreat back to the summit.The Americans had maintained control of the last stretch to the summit of Mount la Defenza and could reposition themselves in order. Private Lindstrom at the end of the fighting, received his appointment to the Medal of Honor, the highest military decoration awarded by the U.S. government.

On that mountain today is the memory of his heroic deeds.