Sezione 16, dedicata a Floyd K. Lindstrom, Medal of Honor
Pagine
- Chi Siamo
- Attività Associazione
- Soci Onorari
- Per Iscriversi
- Unione Associazioni
- Eventi
- Le nostre Mostre
- Storia
- Le Battaglie in Italia
- Map Italy
- Foto storiche
- Memorie
- Decorati
- Video
- Monumenti
- Loghi
- La Terza Divisione Oggi.
- Wallpaper
- Centenario
- Libri
- Floyd K Lindstrom
- Maurice Lee Britt "Footsie" Medal Of Honor
- The Land of Medals - la terra delle medaglie - percorso
- La grotta di Audie Murphy
- Archivio Foto US ARMY dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti
- Company Profile update to 10 11 2023
domenica 24 dicembre 2023
venerdì 1 dicembre 2023
In memory of Floyd Lindstrom - In memoria di Floyd Lindstrom
Il giorno di Lindstrom, 11 novembre 1943
Sull’altro versante del Mignano Gap, il 7° reggimento della Terza Divisione di fanteria aveva iniziato la lunga risalita di Monte La Defenza. La montagna, ripida e rocciosa offriva un grande vantaggio ai difensori e lasciava completamente scoperti i soldati in attacco. Le compagnie del terzo battaglione a costo di gravi perdite riuscirono ad avvicinarsi a poche decine di metri vetta di Monte la Defenza, ma si trovarono sulla sommità una serie di piccole colline in profondità, in un terreno carsico, senza nessuna copertura da parte della vegetazione e dove i tedeschi si erano trincerati pronti al contrattacco con mortai e Nebelwerfer. Proprio in uno di questi contrattacchi concentrati solo in un punto, controllato dalla compagnia E, con l’intento la produrre la massima pressione contro le minute difese americane, spossate per la fatica e ridotte a pochi uomini, fu dato il supporto del secondo plotone della compagnia H, ormai ridotto a 14 uomini e due mitragliatrici, tra cui la Browning del peso di oltre 30 kg di Lindstrom, per dare modo alla compagnia E di ritirarsi in posizione migliore. Lindstrom, accortosi che erano rimasti in inferiorità numerica rispetto al nemico; (alcune note raccontano che fosse di cinque a uno), distribuì i pochi uomini sulle postazioni ed attirò il fuoco su di se, iniziando a colpire le posizioni tedesche con la sua mitragliatrice. Costatando che la posizione scelta non riusciva a dare il massimo della protezione alla compagnia decise di spostarsi in posizione più avanzata a ridosso delle linee tedesche, ed uscì avanzando sul terreno scoperto; i diari della divisione raccontano che durate la sua azione gli vennero lanciate non meno di 35 bombe a mano, tiro di mitragliatrice e fucile. Raggiunta una posizione migliore riprese il tiro, ma la posizione di una delle due mitragliatrici tedesche era praticamente impossibile da colpire. Nelle brevi pause i Tedeschi, tanto erano vicini, urlavano a Lindstrom in inglese di arrendersi, perché presto sarebbe stato catturato. Ad ogni grido dei “crucchi” Floyd rispondeva con “vai all’inferno!” riprendendo a sparare con la mitragliatrice. Quando la cassetta delle munizioni fu terminata, decise di attaccare da solo quella postazione di mitragliatrice per prendere quell’arma al nemico e attaccò da solo proprio quella mitragliatrice nemica. Avvicinandosi, strisciando e saltando di roccia in roccia fino ad una posizione favorevole da cui attaccò uccidendo tutti i mitraglieri con la sua sola Colt 45. Conquistata la mitragliatrice, la caricò sulle spalle e sempre sotto il fuoco nemico indirizzato verso di lui, tornò verso le postazioni della compagnia E, lasciandola in custodia ai pochi uomini rimasti per poi ritornare di nuovo in vetta a prendere le due cassette di munizioni rimaste nella postazione nemica e riportandole di nuovo verso la postazione americana. Nel percorso di andata e ritorno Lindstrom fu sempre sotto il costante fuoco nemico che utilizzò anche mortai. Un sergente, uno dei pochi superstiti della compagnia E, visto che l’azione di Lindstrom aveva avuto successo, usci dalla sua buca e raggiunse la mitragliatrice tedesca catturata da Lindstrom per iniziare a fare fuoco. Gli altri soldati rimasti della compagnia E, rinfrancati dal successo e dalla vista del sergente, iniziarono a trasportare munizioni per la Browning e consegnarle a Lindstrom che riprese a fare fuoco, questa volta insieme al sergente posto sulla mitragliatrice tedesca. Il tiro incrociato delle due mitragliatrici, verso la sommità della collina, distrusse il nuovo attacco nemico facendolo ritirare di nuovo verso la vetta. Gli americani avevano mantenuto il controllo dell’ultimo tratto fino alla vetta di Monte la Defenza e potevano riposizionarsi in ordine. Il soldato Lindstrom alla fine dei combattimenti, ricevette la nomina alla Medal of Honor, la più alta decorazione militare assegnata dal Governo degli Stati Uniti.
Su quella montagna oggi c'è il ricordo delle sue gesta eroiche.
Avamposto 16
Terza Divisione di Fanteria US Army
With the end of November will begin one of the most important phases of our Outpost since its founding date. Great events await us; the Dogface Soldiers of the Third Infantry Division will return to Italy from Fort Stewart in the United States to celebrate these inaugurations with us.
First up this term is the plaque dedicated to Medal Of Honor Floyd Lindstrom; placed on the outside wall of the church at Monte Camino, the mountain that the Third Infantry Division along with British troops tried to conquer in early November 1943.
We thank the Bishop's Curia of Sora, which granted permission.
Together with them, we will soon organize the unveiling and blessing of this plaque.
A white light every night illuminates the area where Floyd, for his bravery, was awarded the Medal Of Honor. From today a plaque will also commemorate his deeds.
Lindstrom's day, November 11, 1943.