Mignano Gap, appunti di guerra.
La conquista di Monterotondo avvenne l’8 novembre, in una mattina nebbiosa, dopo due giorni passati sotto la neve senza equipaggiamento invernale e senza cibo, che fu consegnato solo poche ore prima del secondo attacco.
Per quest’azione furono sostenuti da otto battaglioni di artiglieria coordinati tra loro, che fecero fuoco sulle due colline, permettendo al 30° rgt. di rompere la difesa del 3° Panzergrenadier Division e farsi largo lungo la boscaglia, risalendo la collina ripida e fangosa per raggiungere la vetta. Per la conquista della vetta il 30° rgt ebbe la Presidential Unit Citation, un nastrino blù rettangolare bordato da un cordoncino color oro, una delle più alte onorificenze militari delle forze armate statunitensi, conferita per "atti di straordinario eroismo contro il nemico". Il 30° rgt aveva un’altra decorazione sulla sua divisa.
Anche un battaglione del 15°rgt. Fanteria conquistò la prima vetta di Montelungo mentre un secondo si posizionò lungo l’Highway Six (via Casilina) tra le colline di Montelungo e Monterotondo per garantire la chiusura di una curva difensiva. Tra questi uomini c’era Audie Murphy, il soldato che alla fine della seconda guerra mondiale avrà ricevuto il più alto numero di medaglie.
Lo stesso giorno, intenzionati a riconquistare la collina, un reggimento dei panzergrenadier (II/8°) lanciò diversi attacchi contro alcune compagnie della terza divisione posizionate sulla sommità demonte.
La storico della 3a divisione ci ha descritto i loro attacchi come non coordinati tra loro, questo fatto fu strano per gli americani, abituati all’organizzazione tedesca nella difesa e nell’attacco.
La forza del battaglione tedesco alla fine dei primi attacchi era ridotta a soli trenta uomini tanto da rendere necessario al comando tedesco di riunire il II° e il III° battaglione (III/8°) posto tra Monterotondo e Montelungo per avere di nuovo una unità efficiente.
Von Senger, disperato per gli esiti degli scontri e deciso a riprendere Monterotondo, ordinò al 104° reggimento Panzergrenadier, (III/104°) rimasto di riserva, di riconquistare la vetta di Monterotondo “a tutti i costi”.
Von Senger ordinò inoltre al gruppo di combattimento di Otto Von Corvin di prenndere posizione ella zona di San Pietro Infine, la battaglia di San Pietro era all’orizzonte. L'avrebbero conosciuta il mese successivo i ragazzi della 36ma Texas Div.
Durante la notte del 9 novembre il 104° reggimento Panzergrenadier superò l’8° Panzergrenadier alla base della collina di Monterotondo.
Questo battaglione aveva ancora prigionieri gli americani catturati durante gli attacchi dell'8 novembre, dalle fonti storiche della divisione, sembra si trattasse di soldati di alcune postazioni di mitragliatrici rimasti tagliati fuori dal contrattacco tedesco.
Il 104°, avendo come ordine di riprendere Monterotondo a tutti i costi, decise che il fine giustificava i mezzi e prese in carico i prigionieri americani informandoli che sarebbero stati posizionati di fronte al battaglione durante l’attacco, utilizzandoli di fatto, come scudi umani. Questo stratagemma fu messo in atto fin dalla sera, quando due compagnie del 104° avanzarono nella notte fino alle pendici orientali di Monterotondo portando con se i prigionieri e poi il giorno dell’attacco, come stabilito, usandoli come scudi umani.
Il 9 novembre del 1943, Monterotondo era difeso da tre sottodimensionate compagnie del 3° Btg. 30° Rgt. della Terza Divisione Americana.
Una delle tre compagnie, la L, era posizionata in basso e ridotta a soli 55 uomini, dei 200 di cui era composta all’inizio della campagna di liberazione e doveva controllare e difendere una zona boscosa di circa 550 metri posta sul versante orientale della collina.
I tedeschi all’attacco predisposto per il 10 erano più di cento e in quel giorno su quel versante un giovane ufficiale si distinse meritando la Medal Of Honor era la prima del Mignano Gap.
A battaglia ultimata furono contati 14 morti tedeschi su quel lato della montagna, molti di loro uccisi da questo ufficiale.
Dal diario di guerra del 7th reggimento la situazione nei giorni 8 e 9 non era delle migliori.
8 novembre 1943:
06:30: La compagnia 'F' è ancora in cima al Monte La Difensa, resto del battaglione ora in movimento, una compagnia alla volta, per unirsi alla compagnia 'F'
14:40: Le compagnie 'E' e 'F' in cima a Monte La Difensa, 'G' e 'H' a metà collina, alle 14:10 elementi di punta avevano incontrato il fuoco delle mitragliatrici.
19:45: Tutto calmo nella zona del 2 ° Battaglione
22:35: l'azione del cecchino è frequente
9 novembre 1943:
04:45: il battaglione riceve fuoco di mitragliatrice intermittente; sembra essere predisposto su percorsi di avvicinamento, la compagnia 'E' tenta di andare avanti. Il resto del battaglione avanzerà di mattina, alcune vittime.
06:40: 2 ° battaglione riceve fuoco di armi leggere
10:30: suggerisco di dividere i rifornimenti per il 1 ° e il 2 ° battaglione, che sono sulle montagne dove la situazione è difficile.
11:10: la divisione tenterà di rifornire i battaglioni in aereo
11:53: praticamente fermi al momento, ricevendo fuoco pesante dal fianco sinistro del Monte Difensa
17:25: il comandante generale [Truscott] vuole il 1 ° e il 2 ° battaglione all’attacco per ottenere l'obiettivo di divisione domani, vuole l'identificazione dell'unità dei prigionieri il più rapidamente possibile.
17:25: il 2 ° battaglione è stato ingaggiato con il fuoco di mortai per tutto il pomeriggio, fuoco nemico proveniente da entrambi i fianchi, il battaglione ha inflitto molte vittime al nemico, stima che 50-70 tedeschi siano stati uccisi.
Nei primi 9 giorni di novembre vennero conferite per le operazioni tra Pietravairano ed il passo di Mignano una serie di medaglie; il conto finale, alle fine di dicembre sarà incredibile.
Dal primo novembre al giorno 9 si contano i seguenti decorati:
Attacco a Monterotondo
Attacco a Montelungo
Attacco a Monte La Defenza
Supporto alle tre direttrici di attacco
Dal conteggio non sono al momento inserite le medaglie di bronzo, dato che la ricerca è resa al momento difficile dalla lunga lista di pagine che compongono i destinatari della medaglia di bronzo.
Alla fine del lavoro di questi giorni, per onorare e ricordare il sacrificio di tanti soldati venuti per ridare una speranza di vita libera ad una popolazione stremata, resta l'immagine di un gigantesco fiume di medaglie che ha toccato le divise di tutti i reparti, di tutti i gradi; dal maggiore al soldato semplice, dal capitano al carrista, fino al medico ed al reparto del genio.
Domani, 10 novembre, sarà il giorno del Tenente Maurice Lee Britt, che in questa notte fredda di 77 anni fa, non sapeva ancora cosa il Dio Ares aveva riservato per lui.